Carcinoma cutaneo del volto
Le lesioni carcinomatose della regione testa-collo presentano peculiarità patogene relative alla sede di insorgenza: in questo distretto infatti sono rappresentate numerose strutture anatomiche complesse e delicate. In uno spazio ristretto, e con rapporti di vicinanza diretti, coesistono vasi, nervi ed organi sensoriali di importanza vitale. Non ultime le funzioni relazionali del viso, che possono essere considerate come un bisogno primario dell’individuo.
Carcinoma basocellulare del volto
Il caso clinico presentato è un efficace esempio di lesione carcinomatosa a malignità locale, insorta sulla cute del viso, in prossimità di arteria e nervo faciale. Il trattamento di questi casi impone un approccio miniinvasivo, conservativo ma efficace.
Il carcinoma basocellulare è la forma più comune di tumore della pelle che insorge dalle cellule basali che si trovano nell’epidermide. La causa più comune del carcinoma basocellulare è l’esposizione cronica alla luce solare. Questo tumore si sviluppa prevalentemente nelle zone del corpo fotoesposte come viso, orecchie, cuoio capelluto, collo, spalle e dorso e raramente insorge in zone non esposte alla luce solare. Gli altri fattori che possono contribuire alla sua insorgenza sono contatto con arsenico, esposizione a radiazioni, cicatrici da ustione o post traumatiche, vaccinazioni e tatuaggi.
Le persone che hanno il rischio più alto di sviluppare il carcinoma basocellulare sono quelle con la carnagione chiara, i capelli biondi o rossi, gli occhi azzurri, verdi e grigi. Fino a non molto tempo fa le persone più colpiti erano gli anziani che avevano lavorato per molti anni all’aria aperta, ma ultimamente l’età media di insorgenza ha subito una notevole diminuzione. Hanno maggiore vulnerabilità soggetti che hanno una occupazione che li obbliga a lunghe esposizioni al sole o quelle che passano il loro tempo libero al sole.
Esistono cinque caratteristiche più tipiche del carcinoma basocellulare anche se a volte questi tumori rassomigliano a condizioni cutanee diverse di tipo non tumorale. Pertanto solo con una biopsia è possibile fare una diagnosi sicura. Occorre pertanto fare regolari esami dell’intera superficie corporea senza trascurare il cuoio capelluto, le orecchie, il collo, la schiena.
5 segnali di avvertimento
- una chiazza rossa al petto, alle spalle, al dorso, alle braccia o alle gambe;
- una piaga aperta che forma una crosta o sanguina spesso e rimane aperta per più di tre settimane, un’ulcera che non rimargina mai;
- un nodulino rosa con bordo rigonfio e una rientranza al centro ricoperta da crosta;
- una zona biancastra simile a cicatrice;
- un nodulo di colorito perlaceo e lucido rosa, bianco, rosso chiaro o scuro.
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