Un sorriso sano inizia dall’igiene orale
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Rubrica salute
Articolo 02/2018
Pubblicazione 15/01/2018
Un sorriso sano inizia dall’igiene orale
I dati ISTAT dicono che molti italiani rinunciano alle cure odontoiatriche per motivi essenzialmente economici. “Lo svantaggio del Mezzogiorno è molto evidente: solo il 27,7% della popolazione di 3 anni e più ha fatto ricorso alle cure odontoiatriche (rispetto alla media nazionale del 37,9%; inoltre è più alta la quota di chi rinuncia per motivi economici (14,5% rispetto al 12,0% osservato a livello nazionale)”.
Abbiamo chiesto al dott. Fabio Scotto il punto di vista dell’odontoiatra su questo tema e quale consiglio dare ai nostri lettori: “Molti dei nostri pazienti abituali rinunciano arbitrariamente ad intraprendere o proseguire piani di cura importanti a discapito della salute. Tuttavia ascrivere ciò a problematiche essenzialmente economiche è semplicistico. Spesso l’ostacolo alle cure è la mancanza di tempo per uno o più appuntamenti che risultano incompatibili con gli impegni lavorativi. Altre volte si tratta di paura o mancanza di fiducia nel professionista, una paura che non fa altro che peggiorare le cose. Ai miei Pazienti cerco di chiarire che affrontare un problema in anticipo non solo migliora la qualità delle cure, ma risulta l’unico comportamento in grado di prevenire ed evitare di spendere cifre importanti. L’igiene orale domiciliare deve essere accurata e le visite di controllo effettuate con la giusta frequenza”.
In effetti vista in questo modo sembra non solo una questione economica ma anche culturale. Patologie come la carie e le malattie parodontale derivano infatti da carenza di igiene orale e cattive abitudini alimentari. Tutti dovrebbero essere consapevoli che un semplice gesto quotidiano può allontanare in maniera decisiva il momento in cui si dovrà ricorrere a costose protesi. Nel mondo attuale assistiamo a gravi disuguaglianze nella cura della salute orale. Nei paesi ricchi il mal di denti è ormai debellato, con la prevenzione e le terapie odontoiatriche adottate per conservare a lungo il buon funzionamento dell’apparato masticatorio, per correggere la posizione dei denti e per migliorare l’estetica del sorriso. Nei paesi poveri, invece, le persone vivono ancora le più̀ comuni sofferenze e la perdita dei denti, con grande danno per la qualità̀ della loro vita. Il ruolo della prevenzione diventa quindi primario e si parte dall’alimentazione, come ci spiega la dott. Federica Avitabile, nutrizionista: “un ruolo fondamentale nella formazione della carie è giocato dagli zuccheri. Tra i vari batteri residenti nel cavo orale lo Streptococco mutans è tra le specie più̀ cariogene perché́ produce,
dai carboidrati presenti nella dieta, una sostanza adesiva, insolubile all’acqua, che aderisce alle pareti dei denti e nello stesso tempo attrae altri microrganismi, creando colonie di batteri che si nutrono di zuccheri e producono scorie acide. I microorganismi trasformano lo zucchero presente nei residui alimentari in acido lattico e producono enzimi. Questi prodotti sono in grado di rammollire i tessuti duri del dente. Mangiare meno carboidrati vuol dire fornire meno “cibo” ai batteri, che potranno replicarsi di meno, facendo meno danni. Il consiglio è quello di fare spuntino con la frutta, e non con le merendine a base di carboidrati e zucchero. Finocchi e carote crudi oltre ad essere fonte di minerali e vitamine, esercitano una azione meccanica di rimozione della placca e sono a zero calorie. Se invece abbiamo bisogno di energie, possiamo trovarle nella frutta secca: noci, mandorle, arachidi e pistacchi. Bisogna limitare le bevande zuccherate e gassate, preferendo la semplice acqua che va assunta sempre in abbondanza, anche per diluire e “lavare” via i batteri dalla bocca. Non è controindicato un bicchiere di vino rosso, che contiene polifenoli, composti che ostacolano il formarsi dei batteri. È preferibile invece evitare superalcolici che abbinano all’azione irritante dell’alcool un alto contenuto di zuccheri semplici.”
Cosa dobbiamo fare per mantenere sani i nostri denti? “la cura dei nostri denti passa per pochi gesti quotidiani” continua il dott. Scotto “spazzolare i denti dopo ogni pasto principale della giornata (2 o 3 volte al giorno), per almeno due minuti con uno spazzolino a setole medie ed un dentifricio non aggressivo; limitare l’uso di zuccheri, carboidrati e bevande gassate che favoriscono la formazione di acidi che provocano la carie; evitare il fumo, che è una delle prime cause di problemi alle gengive ed alle mucose. Le visite odontoiatriche di controllo vanno effettuate ogni sei mesi per chi non ha particolari problemi, oppure più frequentemente per chi ha restauri protesici o particolari esigenze. Sarà il dentista oppure l’igienista dentale a spiegare poi le manovre più adatte per pulire i denti, l’impiego del filo interdentale o altri strumenti quando necessari. Anche i collutori vanno usati nel modo giusto, lasciandosi consigliare più dal dentista e meno dalle offerte speciali.”
E proprio sui prodotti per igiene orale in commercio c’è davvero di tutto. Basta osservare gli scaffali dedicati per essere assaliti dal dubbio atroce di fare la scelta sbagliata. Ma qual è la differenza tra tutti questi prodotti? Abbiamo chiesto a Luca Lepore, product specialist di una nota ditta italiana, qualche chiarimento: “funziona come i prodotti per l’alimentazione: dovremmo pensare prima di tutto alla salute preferendo, prodotti privi di composti chimici nocivi. Un prodotto di qualità ha una azione specifica grazie a componenti farmaceutiche attive, ma non deve contenere molecole riconosciute comunemente come causa di allergie oppure irritanti, quali schiumogeni (SLS sodio lauril solfato), parabeni, oppure alcool. Nelle nostre formulazioni seguiamo le linee guida internazionali ed i consigli dei professionisti del settore, ma è inevitabile che produrre un dentifricio oppure un collutorio di qualità incide sul prezzo. Noi consigliamo di leggere bene il contenuto dei prodotti e di diffidare da linee troppo economiche, che poi possono incidere negativamente sulla salute della bocca.”
Insomma riassumendo i concetti chiave: dedicarsi costantemente all’igiene orale permette di ridurre l’incidenza di carie e paradentosi, risparmiando sulle onerose spese odontoiatriche; Spazzolare i denti ogni 8 ore, utilizzare i presidi interprossimali per pulire gli spazi tra un dente e l’altro (filo interdentale, scovolino, etc).
Eseguire visite odontoiatriche di controllo costantemente, anche quando non si avverte alcun fastidio, lasciandosi consigliare dal professionista. Ispezionarsi le mucose e non esitare a contattare lo specialista per anomalie della mucosa che non si risolvono in pochi giorni con le comuni terapie.
Scegliere accuratamente i prodotti per l’igiene orale, possibilmente di qualità ed impiegarli nel modo giusto, ponendo attenzione al contenuto in etichetta.
